Ossorio, capo di una rivoluzione ormai fallita, dalla sua base al Nord scende nella capitale ove la repressione infuria: la casa del Partito è assediata e difesa da Martins; Barcala, rivoluzionario fuggiasco sta nascosto con le armi in pugno in una casa diroccata; Morasan, capo della Polizia Politica, continua nei rastrellamenti ma s'avvede di essere a propria volta condannato dai militari che hanno preso il potere. Ossario avvicina Irene per ricevere i biglietti e imbarcarsi verso lidi più sicuri ma non li riceve. Braccato, cerca rifugio da Baracca (che denuncerà a Morasan per telefono) poi da Farla e quindi da Ganosky e dalla signora Rosa.