Trickster sta per essere processato a Central City. Nella prima fase dell'udienza, si trova a provocare Megan Lockhart e viene arrestato. In cella riceve una lettera da una certa Prank, che promette di farlo uscire di prigione. Durante il secondo processo, James Jesse, l'alter ego di Trickster, dice di essere "posseduto dai demoni" e cerca di farsi consolare, nonostante i sospetti di Barry Allen; proprio in quel momento una finta stenografa fa uscire da sotto la sua scrivania un peluche pieno di gas esilarante, che manda in tilt il tribunale. La ragazza ne approfitta per aiutare Jesse a fuggire, e poi lo accompagna al negozio di giocattoli "Clarx Toys". La ragazza rivela a Jesse/Trickster di essere Zoey Clark, proprietaria del negozio, e poi si leva di dosso il tailleur rimanendo con il costume di Prank; sotto quest'ultima identità, si autoproclama complice di Trickster, che così porta avanti i suoi piani. Dopo aver sabotato una stazione televisiva, i due rapiscono Flash e gli lavano il cervello, facendolo passare dalla loro parte. Prank viene esclusa dai "giochi" di Flash e Trickster, che danneggiano la città con scherzi diabolici. Tina McGee e Megan Lockhart vanno alla ricerca di Flash, e provano inizialmente ad indagare nel negozio di Zoey/Prank; nonostante quest'ultima fugga prima di loro, le due riescono comunque a salvare Flash e a riportarlo alla normalità, proprio mentre è in procinto di uccidere i giudici di Central City. Trickster fugge con un camion rubato da Prank e poi la spinge fuori, facendola involontariamente arrestare. Durante la fuga viene intercettato da Flash, che fa esplodere il camion e riesce a catturare Trickster, che così viene chiuso nel manicomio di Central City. L'episodio si conclude con la riconciliazione di Barry con Megan e Tina. Ormai, Flash non è più una leggenda metropolitana